Agrisolare
Con il termine “Agrisolare” viene indicata una misura che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale al fine di favorirne l’autosufficienza energetica.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto, a tal fine, di stanziare delle risorse a fondo perduto attraverso un bando emanato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).
L’intervento proposto mira a raggiungere gli obiettivi di ammodernamento e utilizzo dei tetti di edifici ad uso agricolo per la produzione di energia rinnovabile, aumentando così la sostenibilità, la resilienza, la transizione verde e l’efficienza energetica del settore primario.
Il finanziamento servirà per coprire parte delle spese per l’installazione di impianto fotovoltaici, dei relativi sistemi di accumulo e per dispositivi di ricarica. L’incentivo ammette inoltre alcuni interventi (definiti complementari) che consistono nella possibilità della rimozione e smaltimento dell’amianto presente sulle coperture, l’isolamento dei tetti e la realizzazione di sistemi di aerazione (tetto ventilato).
I beneficiari sono gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria, le imprese agroindustriali, le cooperative agricole e loro consorzi.
Il bando iniziale prevedeva complessivamente lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro dei quali circa 500 milioni sono stati assegnati nell’anno 2022 . La restante parte (circa un miliardo di euro) verranno assegnati negli anni 2023 e 2024 e permetteranno di finanziare la realizzazione di impianti fotovoltaici con potenze comprese tra 6 kWp e 1000 kWp.
Questo finanziamento verrà così suddiviso:
- 700 milioni di euro, per una percentuale fino all’80%, per le aziende della produzione agricola primaria per l’installazione di impianti destinati all’autoconsumo;
- 150 milioni di euro, per una percentuale fino all’80%, per le aziende del settore della trasformazione di prodotti agricoli, per l’installazione di impianti non necessariamente destinati all’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato;
- 75 milioni di euro per i contributi a fondo perduto per una percentuale del 30%, a favore delle imprese agricole di produzione agricola primaria, per l’installazione di impianti non necessariamente destinati all’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato;
- 75 milioni di euro finanzieranno contributi a fondo perduto per una percentuale del 30% per il settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, che potranno installare gli impianti fotovoltaici senza il vincolo dell’autoconsumo, con possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato.